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Integrati no, ma neanche apocalittici

C'è vita a sinistra Né apocalittici né integrati. C’è bisogno che tutti abbiano questa consapevolezza: che occorre liberarsi dai vecchi risentimenti e dalle rissosità della nostra parte che ormai appaiono persino patetiche

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 15 settembre 2015
Come dare corpo e anima, qui e ora, dentro una transizione melmosa e regressiva, al soggetto dell’alternativa? Come uscire dalla palude di tutte le nostre sconfitte, ridando vigore ad una speranza che si alimenta di pensiero critico e si struttura come cooperazione consapevole e comunità di senso? Non credo che servano scorciatoie metodologiche o invenzioni politicistiche: lungo e impervio è il sentiero che abbiamo dinanzi, pesa l’affanno e spesso il rancore di tutte le nostre biografie, rischiamo ad ogni tornante di separare l’ansia di futuro dalla cognizione profonda del passato. Soprattutto rischiamo di discutere ideologicamente del “che fare?”, come se...

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