Italia
Istat, in pandemia si moltiplicano i numeri della violenza sulle donne
Non c'è vaccino Ieri è stato diffuso il rapporto relativo alle richieste di aiuto durante il 2020. Le chiamate al 1522 sono cresciute esponenzialmente nei mesi del lockdown. Oltre 20mila le utenti che si sono rivolte ai Centri antiviolenza. I maltrattanti sono famigliari e partner
Manifestazione per il 25 novembre (foto di archivio)
Non c'è vaccino Ieri è stato diffuso il rapporto relativo alle richieste di aiuto durante il 2020. Le chiamate al 1522 sono cresciute esponenzialmente nei mesi del lockdown. Oltre 20mila le utenti che si sono rivolte ai Centri antiviolenza. I maltrattanti sono famigliari e partner
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 18 maggio 2021
È stato diffuso ieri lo studio dell’Istat denominato «Le richieste di aiuto durante la pandemia» consegnando i dati dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e delle chiamate al 1522 relativi al 2020. Già grazie ai rapporti di Action Aid ed Eures, nonché quelli consegnatici dalla rete Di.Re., a ridosso del 25 novembre (la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne), il quadro fotografava una condizione, nazionale e internazionale, di grave intensificarsi. Lo studio dell’Istat ci conferma dunque che l’emergenza sanitaria ha avuto, in particolare nella fase del lockdown che ha previsto convivenze forzate, l’effetto di detonare situazioni pregresse...