Alias Domenica
Ivan Turgenev vs Fëdor Dostoevskij, qualche brufolo sul naso della letteratura
Grandi scontri/11 Dostoevskij disapprova in Turgenev le troppe concessioni al fantastico, l’insistito protagonismo dell’Io nel testo, gli eccessi di sentimentalismo. Mentre Turgenev non sopporta l’esasperato psicologismo degli eroi dostoevskiani, né gli va giù l’esaltazione masochistica della sofferenza
Isaac Levitan, «Crepuscolo, pagliai», 1899
Grandi scontri/11 Dostoevskij disapprova in Turgenev le troppe concessioni al fantastico, l’insistito protagonismo dell’Io nel testo, gli eccessi di sentimentalismo. Mentre Turgenev non sopporta l’esasperato psicologismo degli eroi dostoevskiani, né gli va giù l’esaltazione masochistica della sofferenza
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 4 agosto 2024
È il gennaio del 1846. In poche settimane lo strabiliante successo di Povera gente ha fatto di Dostoevskij lo scrittore più famoso di tutta la Russia. La sua autostima, l’assoluta consapevolezza del proprio genio non saranno mai più su una vetta così alta. La caduta rovinosa fino alla Siberia lascerà sempre come strascico una vena scoperta di vanità non corrisposta, di suscettibilità esacerbata. Eppure, neanche un mese dopo il trionfo c’era già chi soffiava sui suoi nervi comunque a fior di pelle. E a farlo era un altro classico venturo, Ivan Turgenev. Suo sodale nel gruppo dei letterati innovatori in...