Visioni

Jarmusch, la scelta di un autista e la «poesia» delle piccole cose

Jarmusch, la scelta di un autista e la «poesia» delle piccole coseJim Jarmusch – foto La Presse

Cannes 69 Il regista newyorchese porta sulla Croisette in concorso «Paterson»: «parlo di un uomo in grado di abitare due mondi molto diversi»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 maggio 2016
«Paterson ascolta». La maggior parte delle indicazioni sulla sceneggiatura dell’ultimo film di Jim Jarmusch, Paterson appunto, iniziano con questa breve frase. A raccontarlo è Adam Driver, l’interprete del personaggio che dà il titolo al film. «Paterson ascolta: le cascate, i rumori dell’ambiente che lo circonda, le conversazioni delle persone che porta in giro sul suo pullman». È raro avere un’opportunità come questa, continua Driver: «Essere in un film in cui la recitazione non comporta alcuna ’azione’». Il Paterson dipinto da Jim Jarmusch – autista di pullman e poeta – è infatti un taciturno osservatore della piccola cittadina del New Jersey...

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