Katja Petrowskaja, l’empatia come la memoria è scritta anche sui corpi
L'intervista Parla la scrittrice nata a Kiev, autrice di «Forse Esther» (Adelphi), tra gli ospiti di Libri Come che si apre domani a Roma. Domenica alle 20,30 partecipa all’incontro «Il potere della scrittura». «Mia madre ha 87 anni, parte della sua famiglia fu uccisa dai nazisti. Lei fuggì negli Urali. Non riesce a credere che la Russia sia diventata una dittatura fascista». «Dal giorno dell’invasione molti berlinesi si sono mobilitati per accogliere i profughi ucraini. Partecipo anch’io. Non si tratta solo di aiutare gli altri, ma di restare umani»
L'intervista Parla la scrittrice nata a Kiev, autrice di «Forse Esther» (Adelphi), tra gli ospiti di Libri Come che si apre domani a Roma. Domenica alle 20,30 partecipa all’incontro «Il potere della scrittura». «Mia madre ha 87 anni, parte della sua famiglia fu uccisa dai nazisti. Lei fuggì negli Urali. Non riesce a credere che la Russia sia diventata una dittatura fascista». «Dal giorno dell’invasione molti berlinesi si sono mobilitati per accogliere i profughi ucraini. Partecipo anch’io. Non si tratta solo di aiutare gli altri, ma di restare umani»