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Meloni e la capricciosa menzogna di scrivere a se stessa

Giorgia Meloni ad Atreju da presidente del consiglioGiorgia Meloni ad Atreju da presidente del consiglio – Ansa

Commenti La lettera di Giorgia Meloni è la conferma che il suo partito difende i valori del Msi, quello dei «fascisti in democrazia» per citare l’ossimoro del loro fondatore e riferimento politico, Giorgio Almirante, fucilatore di partigiani e redattore della Difesa della Razza

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 4 luglio 2024
La lettera di Giorgia Meloni è la conferma che il suo partito difende i valori del Msi, quello dei «fascisti in democrazia» per citare l’ossimoro del loro fondatore e riferimento politico, Giorgio Almirante, fucilatore di partigiani e redattore della Difesa della Razza. La rivista che aprì la strada alle mussoliniane leggi razziali antisemite e i cancelli dei lager nazisti. Insomma, difende i valori ereditati dalla repubblichina di Salò. Meloni minimizza, parla di «copione macchiettistico utile solo al racconto che i nostri avversari vogliono fare di noi». E ci dobbiamo credere? Non sono figuranti di Cinecittà quelli che urlano«duce, duce, duce» e...

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