Visioni
La classe operaia si reinventa
Cannes 70 Alla Quinzaine «A fabrica de nada», la bella opera prima del portoghese Pedro Pinho. In una fabbrica delocalizzata i lavoratori provano a organizzarsi: occupazione e sciopero. Storie di vite grame, sogni messi da parte e un nero futuro, il regista riesce a dare voce al racconto di ciascuno
«A Fábrica de nada» di Pedro Pinho
Cannes 70 Alla Quinzaine «A fabrica de nada», la bella opera prima del portoghese Pedro Pinho. In una fabbrica delocalizzata i lavoratori provano a organizzarsi: occupazione e sciopero. Storie di vite grame, sogni messi da parte e un nero futuro, il regista riesce a dare voce al racconto di ciascuno
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 27 maggio 2017
Cristina PiccinoCANNES
Il Palais si svuota, le strade di Cannes si riempiono, i turisti del week-end che atterrano sulla Croisette in cerca di selfie con star da esibire sul profilo social hanno preso il posto degli accreditati partiti con la chiusura, l’altro ieri, del mercato dei film. Chi resta, deambulando sotto al sole aspetta: i premi domenica sera, il nuovo film di Roman Polanski, D’aprés une histoire vrai, oggi, messo fuori concorso e perfidamente l’ultimo giorno, quasi a nasconderlo, non sia mai che qualcuno si innervosisca della sua presenza dopo la rinuncia obbligata alla cerimonia dei Césars per quel «passato colpevole»che non...