Lavoro

La direttiva Ue sui rider rigettata da conservatori, liberisti e lobby

La direttiva Ue sui rider rigettata da conservatori, liberisti e lobbyFirenze, una protesta dei rider – Aleandro Biagianti

Il caso Diversi governi dell'Unione Europea hanno deciso di non approvare un testo volto a riconoscere lo status di lavoratore dipendente a diversi milioni di autisti e di fattorini in bicicletta. Il regolamento era stato oggetto di un accordo europeo dieci giorni prima. Il ruolo della Francia di Macron, Italia al traino. Il giuslavorista Valerio De Stefano: "Così troppi lavoratori rimangono senza tutele"

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 23 dicembre 2023
I governi conservatori e liberali guidati dal presidente francese Emmanuel Macron, con il governo italiano al traino, impediranno l’approvazione della Direttiva sulle piattaforme digitali promossa dalla Presidenza spagnola dell’Unione Europea. Questa misura pionieristica, frutto di un’estenuante e complessa mediazione, sostenuta anche dalle lotte dei rider che si sono auto-organizzati in Europa, avrebbe dovuto riconoscere diritti e garanzie a circa 30 milioni di lavoratori e 5,5 milioni di falsi lavoratori autonomi è stata sostanzialmente neutralizzata. E non basterà il rinvio dei lavori alla prossima presidenza dell’Ue guidata dal Belgio per uscire dall’impasse. Un accordo politico provvisorio era stato trovato la settimana...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi