Cultura

La libertà femminile non è negoziabile

La libertà femminile non è negoziabileUna foto che ritrae la scena del corteo femminista a Santiago del Cile il 6 giugno

TEMPI PRESENTI A proposito dell’occupazione femminista delle università cilene. I primi segnali nel 2016. E da due mesi mobilitazioni nelle facoltà e cortei con il supporto di molte donne. No alle disuguaglianze e agli atti di misognia diffusa, da parte di professori e insospettabili intellettuali. Via i docenti accusati di aver molestato o violentato studenti e, ricercatrici. La richiesta più forte è però di andare verso una «educazione non sessista» di tutte le differenze

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 16 giugno 2018
Quando, all’inizio del 2016, Macarena Orellana e Dina Camacho, studentesse della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Universidad de Chile, accusarono di molestie Leonardo León, Direttore del Dipartimento di Storia, il loro esposto rischiò di impantanarsi in una delle concilianti risoluzioni del Senato Accademico che, com’era accaduto in passato, si sarebbe limitato a una multa e un richiamo verbale, se dopo quella di Macarena e Dina non fosse arrivato un diluvio di nuove denunce, costringendo il professore ad abbandonare il suo incarico. Questa è, probabilmente, una delle scintille che insieme a mille altre hanno finito per appiccare il fuoco divampato nel...

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