Cultura

La memoria negata di Tulsa

La memoria negata di TulsaIl murale che ricorda il massacro di Tulsa realizzato nel centenario della tragedia nel campus dell’Università dell’Oklahoma a Langston – Foto The Black Wall Street Times

Novecento Lo storico Scott Ellsworth ricostruisce in «Morte nella terra promessa» (Mimesis) la strage del 1921. Avvenne in Oklahoma uno dei peggiori massacri razzisti della storia americana, rasi al suolo interi quartieri. Dopo che un nero fu accusato di aver aggredito una bianca, una folla assaltò e distrusse il quartiere di Greenwood, noto come «Black Wall Street». Centinaia le vittime. In un testo riemerso solo nel 2015, un testimone parla di «una città in stato d’assedio». «Il fumo saliva in cielo in masse nere e compatte. Fiamme rosseggianti volteggiavano nell’aria»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 luglio 2022
«Fiamme rosseggianti volteggiavano nell’aria. Il fumo saliva in cielo in masse nere e compatte e in mezzo a tutto ciò gli aeroplani continuavano a muoversi di qua e di là con l’agilità di uccelli. I marciapiedi erano letteralmente coperti da palline di trementina infuocate, sapevo benissimo da dove provenivano e sapevo benissimo perché ogni edificio che bruciava si era incendiato a partire dall’alto. Mi fermai e aspettavo un momento opportuno per fuggire. Dov’è il nostro splendido reparto di vigili del fuoco con le sue dozzine di stazioni? Mi sono chiesto: la città sta cospirando con la folla dei criminali?». ERANO...

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