Cultura
La natura al tavolo insieme al designer
Intervista Olafur Eliasson e Sebastian Behmann dello Studio Other Spaces presentano la loro «Future Assembly» nel padiglione centrale ai Giardini, nell'ambito della Biennale di architettura di Venezia. «Quali sono gli interessi di un albero? Le esigenze di una pulcinella di mare? Cosa vuole una cascata? E dove sono i loro diritti in un mondo definito dagli umani?»
Future Assembly, Studio Other Spaces alla Biennale Architettura 2021 foto di Andrea Avezzù – Courtesy: la Biennale di Venezia
Intervista Olafur Eliasson e Sebastian Behmann dello Studio Other Spaces presentano la loro «Future Assembly» nel padiglione centrale ai Giardini, nell'ambito della Biennale di architettura di Venezia. «Quali sono gli interessi di un albero? Le esigenze di una pulcinella di mare? Cosa vuole una cascata? E dove sono i loro diritti in un mondo definito dagli umani?»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 19 maggio 2021
Arianna Di GenovaVENEZIA
Lo spillover, il salto di specie che ha «ammalato» il pianeta ha messo definitivamente al bando la visione antropocentrica della vita sulla terra. Alcuni se ne sono accorti solo in questo nefasto anno, ma artisti, architetti e designers avevano già profeticamente cominciato a immaginare una politica solidale di inclusione, reimpaginando – almeno utopicamente – i confini protervi del nostro abitare. È così che è nata Future Assembly, nel mezzanino del padiglione centrale dei Giardini, rassegna collettiva all’interno della 17/a Mostra internazionale di architettura, scaturita dalla collaborazione tra lo Studio Other Spaces e altri sei «co-designers», insieme per affinità elettive. Lo...