Non so, l’analisi delle dinamiche intrapsichiche di un individuo, dei suoi modelli di relazioni familiari, della sua costruzione di identità, dei suoi bisogni e tutto quant’altro riguarda la comprensione di comportamenti disfunzionali o criminali richiede una conoscenza profonda della singola persona e della sua storia specifica, malgrado alcuni aspetti possano essere considerati una base condivisa dalla quale scaturiscono alcune condotte. Ora nessuno di noi conosce a fondo questo giovane assassino, quindi è certamente molto più utile e costruttivo concentrare la nostra attenzione sugli aspetti sociali del fenomeno e questo non perché le componenti individuali non siano di fatto rilevanti, ma semplicemente perché ci mancano gli elementi di conoscenza necessari per analizzarle correttamente. Dal punto di vista dell’analisi sociale la cultura patriarcale in tutte le sue espressioni, da quelle che viviamo quotidianamente e che tutto sommato, riteniamo socialmente accettabili, fino al femminicidio è sicuramente da processare: questo non si discute. Quello che desideravo sottolineare in questo mio commento però è che la cultura patriarcale non è l’unica responsabile, ma solo una delle facce di una struttura sociale che è impostata sulla violenza. Credo che sviluppare una piena consapevolezza anche di questo aspetto consenta di stabilire un legame chiaro e definito tra le istanze di emancipazione femminile e l’area politica in cui esse possono trovare spazio di espressione ed ascolto. La violenza per sua natura segue la legge di gravità e se subita e non elaborata tende perciò a rotolare verso il basso, ovvero a scaricarsi sul più debole: donne, bambini, poveri, emarginati e minoranze sono le vittime predestinate. I predatori scelgono sempre i più deboli: è una legge del mondo animale. Va messo in discussione il patriarcato e va messa in discussione tutta una società strutturalmente violenta, fondata sullo sfruttamento e la sopraffazione dell’altro. Non è un caso che i numeri dei femminicidi aumentino in un momento di impoverimento e crisi economica.