Politica

La retromarcetta di La Russa

Ignazio La Russa, foto LaPresseIgnazio La Russaq – LaPresse

Via Rasella Il presidente del senato fa il furbo. Chiede scusa a chi si è offeso per il suo attacco alla Resistenza, ma, dice è colpa della stampa imprecisa. E che i nazisti colpiti dai partigiani fossero «anche» dei musicisti «l’ho letto e non posso dire se è vero»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 2 aprile 2023
Un’intervista, due correzioni. Ignazio La Russa, che già venerdì quando la sua storia dei nazisti musicisti di via Rasella aveva cominciato a circolare era intervenuto con una nota per precisare di non aver definito l’azione partigiana «ingloriosa, bensì tra le meno gloriose», ieri di fronte alle critiche ha sentito il bisogno di chiedere scusa. O quasi. «Non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti – ha scritto il presidente del senato in una seconda nota per la stampa – ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre...

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