Visioni
La Russia senza eroi di un artista ribelle
Berlinale 68 «Dovlatov» di Alexey German jr, segue alcuni giorni della vita dello scrittore dissidente nel 1971. Non un biopic ma un’opera che cattura le atmosfere di quegli anni col sentimento del presente
Una scena da «Dovlatov» di Alexey German Jr – foto gentile concessione Saga Films
Berlinale 68 «Dovlatov» di Alexey German jr, segue alcuni giorni della vita dello scrittore dissidente nel 1971. Non un biopic ma un’opera che cattura le atmosfere di quegli anni col sentimento del presente
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 18 febbraio 2018
Cristina PiccinoBERLINO
«Nel mio film l’aspetto più importante non sono il tema poliziesco o la storia d’amore ma l’epoca che racconta. Se facciamo dei film su questo è per mostrarne la durezza» diceva Aleksey German parlando di Il mio amico Ivan Lapshin (1986), qualcosa che il regista scomparso nel 2013 aveva conosciuto bene nella sua vita d’artista passata a lottare con censura, arroganza, violenza del regime sovietico. In una bellissima intervista raccolta da Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian nella loro installazione Journey to Russia (debutto a Kassel Documenta, poi al festival di Rotterdam) lo ascoltiamo spiegare questa fatica, la sfida al...