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La sentenza della Corte suprema Usa è un regalo mostruoso a Trump
Stati Uniti Banalizzata la devastante portata del 6 gennaio 2021 per la democrazia. Un’arma in più in vista di un suo ritorno alla Casa bianca o di una sconfitta che non riconoscerà. Così il tycoon diventa il padrone assoluto del Grand Old Party
Washington, ieri davanti alla Corte suprema – Ap
Stati Uniti Banalizzata la devastante portata del 6 gennaio 2021 per la democrazia. Un’arma in più in vista di un suo ritorno alla Casa bianca o di una sconfitta che non riconoscerà. Così il tycoon diventa il padrone assoluto del Grand Old Party
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 2 luglio 2024
Una «mostruosità», la sentenza della Corte suprema. Così l’ha definita Eric Holder, ministro di giustizia nell’amministrazione Obama, una voce nel coro d’indignazione che si è levato dopo l’atteso pronunciamento sulla pagina più nera della storia Usa recente. L’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Un’eversione tentata con la regia del presidente uscente Donald Trump, protagonista di un comizio incendiario poco lontano dal parlamento. Sei giudici su nove hanno stabilito che – come afferma il Chief Justice Roberts – «gran parte delle comunicazioni pubbliche di un presidente verosimilmente ricadono comodamente nel perimetro esterno delle sue responsabilità ufficiali» anche se andrà...