Visioni

La sfida di Beshay contro il destino

La sfida di Beshay contro il destinoUna scena da «Yomeddine» di A.B. Shawky

Cannes 71 Unica opera prima in competizione, «Yomeddine» di A.B. Shawky è ambientato in un lebbrosario nel deserto egiziano

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 11 maggio 2018
Il concorso di Cannes è solo molto raramente accessibile a registi esordienti. Yomeddine, l’unico primo film della competizione 2018, potrebbe sembrare un candidato implausibile alla postazione. Un piccolo film, tra Lynch e il neorealismo, lontano dal cinema monumentale generalmente prediletto sulla Croisette e dalle star internazionali che, dal tappeto rosso, «fanno» i titoli del giorno. Più piacevolmente imprevisto che dissonante abbastanza da lasciare un segno, il road movie dell’austriaco-egiziano A.B. Shawky – ex studente della New York University- è però un sintomo del festival di quest’anno, e della generale impressione di una macchina enorme, un po’ inceppata, che sta cercando,...

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