Cultura

La Smorfia che avvolge l’esistenza

La Smorfia che avvolge l’esistenza

Vite d'azzardo La vita come successione di numeri. Il Lotto è il figlio povero della cabala. Nel tempo è diventato un rito collettivo senza distinzioni di classe o geografiche. La tappa di oggi è Napoli, città simbolo di questo gioco

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 agosto 2015
Il lotto ha una prima forma letteraria, rudimentale, analfabeta, fondata sulla tradizione orale come certe fiabe e certe leggende. Tutti i napoletani che non sanno leggere, vecchi, bimbi, donne, specialmente le donne, conoscono la smorfia, ossia la Chiave dei sogni a memoria e ne fanno speditamente l’applicazione a qualunque sogno o a qualunque cosa della vita reale. Avete sognato un morto? – quarantasette – ma parlava – allora quarantotto – e piangeva – sessantacinque – il che vi ha fatto paura – novanta. Un giovinotto ha una coltellata da una donna? – diciassette, la disgrazia – diciotto, il sangue –...

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