Alias
La storia setacciata da artisti iraniani esuli
59/a Biennale d'arte di Venezia Fra gli eventi collaterali, la mostra «Alluvium» al Complesso dell'Ospedaletto, con le opere di Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian
Particolare da «Alluvium» – Foto di Matilde Cenci
59/a Biennale d'arte di Venezia Fra gli eventi collaterali, la mostra «Alluvium» al Complesso dell'Ospedaletto, con le opere di Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 30 aprile 2022
Farian SabahiVENEZIA
Entrando nel Complesso dell’Ospedaletto a Venezia, a incuriosire il visitatore sono i piatti di terracotta sorretti da strutture di ferro. Prodotti da artigiani in una fabbrica a un paio d’ore da Dubai, i piatti accolgono la creazione congiunta di tre artisti iraniani esuli negli Emirati. Su ogni piatto, ritagli di giornale e disegni. Ogni opera è un atto collettivo, mescola arte e attualità. Ogni struttura ha un suo tema: il ritiro dall’Afghanistan della coalizione guidata dagli americani, il conflitto israelo-palestinese, il covid, il disordine del nostro mondo. Sono alcune delle tematiche del collettivo di Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam...