Cultura

L’allegria che non demorde

L’allegria che non demordeNanni Balestini in una rivisitazione di Rodchenko, per Ottobre Rosso (Fondazione Mudima)

Vogliamo tutto Il ricordo che ho dei suoi collage anni settanta è di fogli un po’ spenti, un po’ grigiastri, era quello il suo bello, non ti pare? Perché l’immagine era grigia, e la vita a colori.

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 maggio 2019
Pensi che Balestrini sia a colori o in bianco e nero? Pensi che Balestrini sia luccicante o un po’ color seppia? Pensi che Balestrini sia liscio o zigrinato, che sia polveroso o ben levigato? Queste domande trovano (ça va de soi) risposte contraddittorie nei settori più avanzati della critica, quelli più arretrati non lo so perché non li frequento. Mica posso essere dappertutto. All’ingresso della galleria Mudima che si trova in via Tadino nei fumi serali della metropoli sgonfia c’è una scritta enorme attaccata sulle vetrine che dice VOGLIAMO TUTTO. Ma dovunque tu vada e chiunque incontri nelle città tristanzuole...

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