Internazionale
Le donne di Rojava hanno un piano: «Il tempo dei nostri diritti è oggi»
Kobane Qui il 25 novembre ha un significato particolare: la violenza da individuale e domestica si è fatta collettiva, prodotto dell’ideologia manichea e patriarcale dello Stato Islamico. Che si combatte anche con dibattiti e discussioni nelle comunità locali
Donne curde in assemblea
Kobane Qui il 25 novembre ha un significato particolare: la violenza da individuale e domestica si è fatta collettiva, prodotto dell’ideologia manichea e patriarcale dello Stato Islamico. Che si combatte anche con dibattiti e discussioni nelle comunità locali
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 25 novembre 2017
«Donne, vita, libertà». Lo slogan è risuonato nelle marce partite dalle città curdo-siriane di Kobane e Tal Abyad, gridato da centinaia di uomini che hanno aderito alle iniziative delle donne curde di Rojava. Se nel resto del Medio Oriente organizzazioni femministe, associazioni e donne si mobilitano da decenni per l’8 marzo, nel nord della Siria l’internazionalismo che ha avvolto la rivoluzione curda ha negli ultimi anni condotto a eventi in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Qui il 25 novembre ha un significato particolare: la violenza da individuale e domestica si è fatta collettiva, prodotto dell’ideologia manichea...