Italia

Le mani sul 25 Aprile, tra pseudostoria e fascismo molecolare

Sandro PertiniSandro Pertini parla nella Milano appena liberata

Difendere la Liberazione È dagli anni Ottanta che la destra cerca di derubricare il fascismo da regime totalitario a una fase come un’altra della storia nazionale. E Salvini rincara la dose. In particolare il «caso foibe» indica il successo del mix fra uso dei media, crisi della ex sinistra storica, revisionismo storiografico

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 aprile 2019
Ancora un 25 Aprile, e le polemiche fioccano e partono gli usi e abusi politici di quella data a fini beceramente elettorali. Eppure si tratta di una ricorrenza che dovrebbe, a oltre settant’anni, essere ormai parte integrante del patrimonio civile, riconosciuta, e festeggiata, come tale, da tutti. Il basamento sostanziale dell’Italia intesa come Repubblica dei partiti, fondata sulla Costituzione, è precisamente il 25 aprile 1945. Del resto, se vogliamo istituire una corona delle date basilari della nazione, dopo il fascismo dobbiamo disporre in sequenza l’8 settembre del ’43, il 25 aprile del ’45, il 2 giugno del ’46, e il...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi