Visioni
«Le proprietà dei metalli», il paradigma e l’eccezione
Berlinale 73 L'esordio di Antonio Bigini, presentato nella sezione Generation. Il giovane Pietro ha un dono, ma il mondo fatica a riconoscerlo. Uno spunto di riflessione sull’infanzia, la realtà rurale e la diversità
Una scena da Le proprietà dei metalli
Berlinale 73 L'esordio di Antonio Bigini, presentato nella sezione Generation. Il giovane Pietro ha un dono, ma il mondo fatica a riconoscerlo. Uno spunto di riflessione sull’infanzia, la realtà rurale e la diversità
Pubblicato più di un anno faEdizione del 26 febbraio 2023
Lucrezia ErcolaniBERLINO
Il mondo è pronto a riconoscere qualcosa di speciale quando si manifesta? Le proprietà dei metalli, lungometraggio d’esordio di Antonio Bigini presentato nella sezione Generation della Berlinale, ruota intorno a questa domanda. Siamo negli anni Settanta, Pietro è un ragazzino che vive in campagna – il film è girato nella provincia di Arezzo, sull’Appennino tosco-romagnolo – insieme al padre, alla nonna e al fratello più piccolo. La vita di provincia si ripete uguale a se stessa nella sua durezza e sembra soffocare ogni aspirazione. Pietro però ha un dono: i metalli, materiali normalmente stabili nella loro forma, si piegano se...