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Le ruote dentate di una cattiva utopia

Le ruote dentate di una cattiva utopia

Capitalismo delle piattaforme Nel lavoro digitale ci sono i rider, knowledge workers, dipendenti manuali, creativi, facchini: vivono la stessa condizione di precarietà, bassi salari e diritti negati

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 28 aprile 2018
Capelli cortissimi, cuffiette e smartphone perennemente connesso alla rete, occhiali con una montatura pesante, ma il giovane dalla pelle nera che occupa lo schermo è velocissimo nello svicolare le macchine nel caotico traffico di una metropoli che potrebbe essere New York, Parigi, Londra, San Francisco, Milano. Velocità, dunque, conoscenza approfondita della metropoli – i suoi ritmi, i suoi flussi di merci e umani -, ma soprattutto intraprendenti, amanti del rischio e disposti a trasformarsi in imprenditori di se stessi. I riders sono stati così rappresentati in una pubblicità che solo pochi anni fa annunciava un servizio di consegna a domicilio....

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