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Le semplificazioni del Me-too ne appiattiscono l’ambivalenza

Me Too Il politicamente corretto applicato al rapporto tra i sessi non funziona e la denuncia del singolo fa uscire di scena la normalità quotidiana

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 13 gennaio 2018
Non posso negare l’importanza del Me-too («Anch’io»), che è sempre stato per il femminismo il primo passaggio necessario per uscire da una condizione vissuta come privata, particolare di ognuna, per creare solidarietà, amicizia e impegno culturale, politico nella relazione tra donne. Ma quello che mi sembrò più importante già nei gruppi femministi degli anni Settanta era la possibilità di contrastarsi e dire all’altra «tu ti stai raccontando una favola», interrogare le testimonianze di vita anche per quello che non dicevano o per i segni che si portavano dietro, rivelatori di una visione maschile del mondo fatta inconsapevolmente propria. Riconoscere di...

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