Visioni
Liberace, un alieno tra pailettes e dramma
In concorso Michael Douglas è l'icona pop - gay mai dichiarato - diretto da Steven Soderbergh
Matt Damon e Michael Douglas in Behind the Candelabra
In concorso Michael Douglas è l'icona pop - gay mai dichiarato - diretto da Steven Soderbergh
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 22 maggio 2013
Giulia D'Agnolo VallanCANNES
Nessuno studio hollywoodiano ha avuto il coraggio di seguire Steven Soderbergh nel mondo ipersfarzoso e nelle contraddizioni profonde di Wladziu Valentino Liberace, Walter per i famigliari (italopolacchi del Winsconsin), Lee per amici e amanti. Nemmeno con Michael Douglas nel ruolo del fammeggiante, virtuosistico, pianista (educato alla musica classica, professava uno stile autobattezzato «pop con un tocco di classici», muovendosi tra il boogie woogie e l’adorato Chopin) e Matt Damon in quello del suo giovane autista/amante, Scott Thorson. Così il regista di Traffic (sul cui set sarebbe nata l’idea di affidare il ruolo di Liberace a Michael Douglas, dopo un’imitazione pare...