Visioni
L’irriverenza dei corpi ribelli
Cannes 69 «Fiore» di Claudio Giovannesi alla Quinzaine, l’incontro fra due giovani in un carcere minorile dove l’amore è proibito. Non possono toccarsi né sfiorarsi, sono come Giulietta e Romeo dietro le sbarre. Il regista è bravissimo a raccontare una storia di precariato instabile e di una battaglia che è vita e desiderio
Daphne Scoccia con Josciua Algeri e sotto con Valerio Mastandrea
Cannes 69 «Fiore» di Claudio Giovannesi alla Quinzaine, l’incontro fra due giovani in un carcere minorile dove l’amore è proibito. Non possono toccarsi né sfiorarsi, sono come Giulietta e Romeo dietro le sbarre. Il regista è bravissimo a raccontare una storia di precariato instabile e di una battaglia che è vita e desiderio
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 18 maggio 2016
Cristina PiccinoCANNES
Una storia d’amore, due adolescenti che lo slancio dell’età non possono viverlo liberamente. Daphne è rabbiosa, Josh non capisce perché la fidanzata vuole lasciarlo. Gli occhi si cercano, qualche parola, le sigarette, lei che si offre di parlare con la sua ragazza anche se non la conosce. La dichiarazione di un’amicizia che basta un po’ di «maledetta primavera» a far capire che è diventata qualcos’altro: voglia di toccarsi, baciarsi, fare l’amore, correre via fino a non avere più fiato. Ma non possono, come Giulietta e Romeo i due ragazzi devono rimanere separati. Così dice il regolamento del carcere minorile dove...