Internazionale

Majdal Shams chiede rispetto. «Siamo in Siria, non in Israele»

Majdal Shams chiede rispetto. «Siamo in Siria, non in Israele»Cerimonia drusa a Majdal Shams – Ap

Golan occupato Il premier Netanyahu contestato mentre visita la città drusa dove sabato un missile ha ucciso 12 bambini in un campo da calcio

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 30 luglio 2024
Michele GiorgioGERUSALEMME
Guevara Ibrahim, o meglio Gevara come si dice in arabo. Ha il nome del Che il 12esimo dei bambini uccisi dal missile che sabato scorso ha centrato in pieno il campetto da calcio di Majdal Shams, la cittadina drusa nelle Alture del Golan occupate da Israele nel 1967. Il bambino, 11 anni, è stato disperso per 24 ore. Poi i rilievi della polizia scientifica sui resti umani recuperati nel campo di calcio hanno sciolto ogni dubbio. Guevara è stato investito in pieno e dilaniato dall’esplosione. I suoi funerali si sono svolti ieri, accompagnati dal pianto dei genitori e del fratello...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi