Lavoro

Martelloni: «Per tutelare i diritti dei riders bisogna prima ascoltare i lavoratori»

Martelloni: «Per tutelare i diritti dei riders bisogna prima ascoltare i lavoratori»Federico Martelloni, giuslavorista e consigliere comunale a Bologna (Coalizione Civica)

Intervista Il commento alle motivazioni della sentenza di Torino sui riders di Foodora. Parla Federico Martelloni, tra i principali esperti italiani di lavoro parasubordinato e consigliere comunale per "Coalizione Civica" a Bologna, il primo comune ad avere adottato una "carta dei diritti dei lavoratori digitali" dopo una negoziazione con la "Riders Union Bologna". "Bisogna usare le norme sulla collaborazione etero-organizzata perché assicura le tutele dei lavoratori subordinati a chi non è tale. E poi, soprattutto, ascoltare i rider e creare il diritto con loro"

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 maggio 2018
“Ho trovato inquietante vedere riverberare nelle motivazioni della sentenza di Torino sui riders di Foodora il medesimo argomento con cui 30 anni fa è stata esclusa la subordinazione dei pony express, una delle decisioni più criticate nella giurisprudenza italiana, in particolare sulla possibilità di non rispondere alle chiamate”. È il commento a caldo fatto da Federico Martelloni, uno dei giuslavoristi italiani più esperti di “parasubordinazione” e consigliere comunale a Bologna di “Coalizione Civica”, alla sentenza che ha negato a sei ciclo-fattorini di Foodora il riconoscimento dello status di “lavoratori subordinati”. I ciclo-fattorini non sono lavoratori subordinati e quindi non possono essere...

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