Alias Domenica
Mikhail Shishkin, intreccio passionale di destini più volte riscritti
Scrittori russi Piani narrativi dotati di una architettura che collassa su un tripudio di parole poetiche per incorniciare l’amore e poi il distacco tra Volodja, coscritto in Cina, e Sashen’ka: «Punto di fuga», da 21 Lettere
Documenti di una signora 98enne ucraina che passò 10 anni come prigioniera politica in Siberia – Clara Marchaud /Afp via Getty Images
Scrittori russi Piani narrativi dotati di una architettura che collassa su un tripudio di parole poetiche per incorniciare l’amore e poi il distacco tra Volodja, coscritto in Cina, e Sashen’ka: «Punto di fuga», da 21 Lettere
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 13 marzo 2022
«Scrivere, figliolo, non è questione di essere leggibili, ma sinceri! Capito?» A parlare è il burbero benefico, soprannominato Commodo, a capo del corpo di spedizione russo impegnato a reprimere l’insurrezione dei boxer cinesi. Si rivolge al protagonista maschile di Punto di fuga (traduzione di Emanuela Bonacorsi, 21 lettere, pp. 392, euro 19,50) quarto libro italiano di Mikhail Shishkin, virtuoso affastellatore di stili e talento tra i più cristallini della prosa russa contemporanea. A uno straziante livello letterale, «leggibilità» si riferisce alla calligrafia dello scrivano che redige gli elenchi dei caduti, ma l’evidente implicazione metaletteraria – sperimentare generando senso profondo –...