Visioni
Milo, l’horror politico del vampiro seriale
Cannes 69 Al Certain regard «The Transfiguration» di Michael O’Shea. Protagonista un ragazzo afroamericano vittima degli atti di bullismo, che immagina di essere un moderno Dracula...
Cannes 69 Al Certain regard «The Transfiguration» di Michael O’Shea. Protagonista un ragazzo afroamericano vittima degli atti di bullismo, che immagina di essere un moderno Dracula...
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 maggio 2016
Giona A. NazzaroCANNES
Ci sono cose che non si trasfigurano mai. Per esempio, i project nei quali si muove l’umanità del notevole horror umanista diretto da Michael O’Shea e presentato nell’ambito del Certain Regard. Un lavoro a tratti genuinamente disturbante e che riesce persino a riproporre quella specie di «noia» stupefatta che era una caratteristica profonda di cineasti come Jean Rollin o di film come The Velvet Vampire di Stephanie Rothman. Milo (il sorprendente Eric Ruffin), ragazzo afroamericano dall’età indefinibile e vittima degli atti di bullismo delle gang del quartiere, è, o forse immagina di essere un vampiro. Il film si apre su...