Visioni
Mohamed Kordofani: «Solo riconoscendo i nostri difetti in Sudan verrà la pace»
Cannes 76 Intervista con il regista di «Goodbye Julia», presentato a Un certain regard. Primo film sudanese mai selezionato al festival, tematizza il razzismo radicato nel nord del Paese nei confronti di chi proviene dal sud attraverso il rapporto tra due donne, una islamica e una cristiana
Mohamed Kordofani e il cast durante la presentazione del film a Cannes – foto di Maxence Parey
Cannes 76 Intervista con il regista di «Goodbye Julia», presentato a Un certain regard. Primo film sudanese mai selezionato al festival, tematizza il razzismo radicato nel nord del Paese nei confronti di chi proviene dal sud attraverso il rapporto tra due donne, una islamica e una cristiana
Pubblicato più di un anno faEdizione del 26 maggio 2023
Lucrezia ErcolaniCANNES
Una scena del film «Provo emozioni contrastanti, da una parte sono profondamente onorato e felice di essere a Cannes, ma dall’altra sono addolorato per quello che sta accadendo in Sudan e con il cast non possiamo goderci a pieno questo momento» spiega Mohamed Kordofani, regista di Goodbye Julia, presentato a Un certain regard. Oltre a essere il suo esordio nel lungometraggio, è anche il primo film sudanese ad essere mai stato presentato al festival. Ambientato all’inizio degli anni duemila, racconta la storia di due donne, Mona, islamica, originaria di Khartoum, e Julia, cristiana e proveniente dal sud. Tra loro si...