Alias
Monowe, la città con un solo abitante
58/a Biennale arte di Venezia Intervista con Ludovica Carbotta, in mostra nel percorso di Ralph Rugoff e alla Polveriera di Forte Marghera. «Cerco di capire il rapporto che si instaura tra individuo e spazio cittadino, anche su basi di esperienza personale»
Installazione in mostra alla Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Foto di Gianni Ferrero Merlino
58/a Biennale arte di Venezia Intervista con Ludovica Carbotta, in mostra nel percorso di Ralph Rugoff e alla Polveriera di Forte Marghera. «Cerco di capire il rapporto che si instaura tra individuo e spazio cittadino, anche su basi di esperienza personale»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 maggio 2019
La componente italiana della mostra curatoriale della Biennale d’Arte 2019 è non soltanto declinata al femminile come quasi tutta la partecipazione selezionata per May you live in interesting times da Ralph Rugoff, ma è addirittura torinocentrica. Infatti sia Lara Favaretto sia Ludovica Carbotta sono nate nella capitale sabauda, a distanza di un decennio l’una dall’altra, e lì si sono formate e hanno mosso i primi passi nel mondo artistico. Curiosamente, Ludovica Carbotta è a Torino quando la intercettiamo al telefono proprio alla vigilia dell’inaugurazione alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di uno dei frammenti del work in progress sinestetico Monowe che...