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Nel valzer dei fenomeni la pallavolo cerca il primo Oro della storia

Nel valzer dei fenomeni la pallavolo cerca il primo Oro della storiaMyriam Sylla festeggia la vittoria contro la Repubblica dominicana – foto Ansa

Olimpiadi Le nazionali italiane a Parigi con gli allenatori Velasco e De Giorgi, nel segno della generazione vincente. Oggi gli uomini sfidano l’Egitto, giovedì il team azzurre se la vedrà con l’Olanda

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 30 luglio 2024

Ossessione Olimpiadi, l’unico trofeo mai vinto dalle nazionali di pallavolo italiane. Neppure dalla «generazione di fenomeni» capace di conquistare tre mondiali maschili di fila ma andata a infrangersi contro l’Olanda nella finale per l’oro ad Atlanta ’96. Quella squadra era stata plasmata da Julio Velasco, il ct che ha segnato un intero decennio. Velasco a Parigi è di nuovo in cerca di quell’oro ma dalla panchina della nazionale femminile. Con lui due vice, Massimo Barbolini (ex ct delle azzurre che pure ha vinto tanto ma mai Olimpiadi o mondiali) e Lorenzo Bernardi, schiacciatore proprio di quella generazione di fenomeni eletto «miglior giocatore di pallavolo del XX secolo». Passato ad allenare gli uomini, Bernardi lo scorso campionato si è seduto sulla panchina di Novara nel campionato femminile per poi approdare alla nazionale.

A GUIDARE il team azzurre un trio di ferro quindi. Una misura necessaria per ricostruire un ambiente uscito letteralmente a pezzi dalla gestione dell’ex ct Davide Mazzanti. Tutto era precipitato alle Olimpiadi di Tokyo tre anni fa: la nazionale donne si presentava con l’ambizione di medaglia, quella del metallo più pregiato, invece la spedizione è stata un fallimento con l’Italia finita fuori ai quarti di finale sotto i colpi della Serbia. La stella azzurra, l’opposta Paola Egonu, irriconoscibile: percentuali di errore altissime e quelle battute a mezzo braccio dimostrazione plastica di una rottura nello spogliatoio. Da lì in avanti si sono susseguiti errori come rimandare il cambio in panchina. La vittoria agli europei del 2021 e il terzo posto ai mondiali del 2022 non potevano rimettere insieme i cocci di una squadra che avrebbe dovuto avere ambizioni altissime.

Dopo aver prolungato la decisione molto oltre il dovuto, è arrivato Velasco e il suo volley «senza alibi». Parigi è una ripartenza. L’incontro di esordio, domenica, con la Repubblica Dominicana è finito 3-1, la squadra non ha giocato bene ma Egonu ha armato il braccio in attacco e dalla linea di battuta (25 punti con 3 ace), la libero Monica De Gennaro ha tenuto in gioco le bordate, bande e centrali (sapientemente alternate) hanno dato manforte. «Una partita che ci servirà molto – il commento di Velasco – per come è maturata, soprattutto dopo aver perso quel secondo set dopo essere stati in vantaggio. È importante vincere le partite soffrendo un po’, creiamo anticorpi». Il prossimo turno giovedì con l’Olanda che ha messo in crisi la fortissima Turchia: le orange hanno perso solo al tie-break. Vietato distrarsi anche perché il torneo di qualificazione si chiuderà proprio contro la Turchia allenata da Daniele Santarelli, ct plurivincente.

Sul fronte uomini, anche l’allenatore degli azzurri è in cerca di riscatto. Ferdinando De Giorgi è stato nel pool di alzatori che hanno segnato la generazione dei fenomeni, insieme a Paolo Tofoli e Marco Meoni. De Giorgi ad Atlanta non c’era così nei giorni scorsi ha scherzato: «Mi sono autoconvocato». A Tokyo anche gli uomini uscirono fuori ai quarti per mano dell’Argentina, in panchina Gianlorenzo Blengini con una squadra a fine ciclo (seppure reduce dall’argento di Rio). L’arrivo di De Giorgi ha portato un rinnovamento del gruppo, il più giovane a Parigi. In Francia si portano dietro la vittoria ai mondiali del 2022, la vittoria agli europei del 2021 e un secondo posto nell’ultima competizione continentale nel 2023.

L’ESORDIO per gli uomini è stato sabato contro il Brasile, la squadra con l’età media più alta, liquidata 3-1 (stamattina l’Egitto e poi la Polonia). Un esordio carico di suggestioni: il terzetto di vittorie ai mondiali dell’Italia, negli anni Novanta, ha lasciato il posto a tre mondiali di fila ai brasiliani, vittoriosi anche nell’Olimpiade di casa a Rio. La striscia carioca ai mondiali si è infranta sul sorgere dell’astro Polonia, una squadra fortissima che però di mondiali ne ha ottenuti due di fila, stoppata proprio dall’Italia. A Parigi tutte le squadre blasonate sono in cerca dell’oro. Ma vietato sottovalutare i padroni di casa della Francia, un team dal gioco corale senza opposti esplosivi ma capace di difese e ripartenze fulminanti. A Tokyo vinsero l’oro nella sorpresa generale, in panchina Laurent Tillie ex grande giocatore. Oggi il ct è Andrea Giani, un altro campione della generazione dei fenomeni.

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