Visioni
Nell’universo silenzioso di Todd Haynes
Cannes 70 Primo film in concorso «Wonderstruck», dove il regista adatta per il grande schermo la graphic novel di Brian Selznick. Citazioni cinefile, uso del bianco e nero e del colore con una colonna sonora che pesca dai Seventies
Oakes Fegley e Jaden Michael
Cannes 70 Primo film in concorso «Wonderstruck», dove il regista adatta per il grande schermo la graphic novel di Brian Selznick. Citazioni cinefile, uso del bianco e nero e del colore con una colonna sonora che pesca dai Seventies
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 19 maggio 2017
Giulia D'Agnolo VallanCANNES
L’inizio, un bambino inseguito dai lupi di notte, nella neve, come una concitata fiaba di paura, è il punch emozionale, perfetto, per entrare nel mondo di Wonderstruck. Un mix di dolore, terrore, senso di abbandono e isolamento che ricorda non poco l’inizio di un altro film sulla solitudine, la proiezione fantastica e il rollercoaster emozionale dell’infanzia, Nel paese delle creature selvagge. Come l’adattamento di Spike Jonze da Maurice Sendak, anche il nuovo lavoro di Todd Haynes, il primo film visto a Cannes in concorso, è tratto da un libro per ragazzi, l’omonima graphic novel di Brian Selznick, autore di The...