Visioni
Neruda, le tre voci del poeta
Cannes 69 Alla Quinzaine des Realisateurs il nuovo film di Pablo Larraìn sulla figura del poeta cileno, senatore comunista e ricercato politico. Meno biopic e più un mescolare elementi diversi, un lavoro che si interroga sul rapporto tra arte e politica
Gael García Bernal in primo piano e sotto Alfredo Castro in «Neruda» di Pablo Larrain
Cannes 69 Alla Quinzaine des Realisateurs il nuovo film di Pablo Larraìn sulla figura del poeta cileno, senatore comunista e ricercato politico. Meno biopic e più un mescolare elementi diversi, un lavoro che si interroga sul rapporto tra arte e politica
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 18 maggio 2016
Eugenio RenziCANNES
Una biografia di Pablo Neruda, poeta cileno, senatore comunista, ricercato politico, non può che contenere tre generi, e il film che la mette in scena non può essere che tre volte «po» – come amava dire Godard: poetico, politico, poliziesco. Ma queste tre dimensioni vanno bene insieme? Si aiutano a vicenda o si mettono piuttosto i bastoni tra le ruote? A giudicare dall’ultimo film di Pablo Larrain… Entrambe le cose. Andiamo per ordine. Nella prima parte, il film mette in scena il poeta. Siamo negli anni 1950. Il Cile, scosso da un’aspra lotta di classe, è in rapida via di...