Il commento della settimana Matteo Bartocci | Care lettrici, cari lettori, da oggi il manifesto inizia una campagna abbonamenti straordinaria. Da fuori una campagna abbonamenti può sembrare poca cosa, ma per noi è sempre un momento importante, in cui fissiamo gli obiettivi, proponiamo strade nuove, mettiamo in gioco noi stessi e la nostra credibilità. È un tempo che riserviamo all’ascolto della comunità resistente che ci sostiene da tanti anni.
Questa campagna di primavera poi è diversa dalle altre. Abbiamo deciso che ve la restituiremo al 100%. In poche parole, tutto il ricavato andrà allo sviluppo di due nuovi prodotti che rafforzeranno il legame che ci unisce ogni giorno.
Per questo abbiamo deciso di costruirla attorno alla parola che riassume il senso più ampio del nostro lavoro e del vostro abbonamento: l’amore. Amore per la politica, per il cambiamento, per l’informazione critica e l’eresia, per chi non si arrende, amore per questa comunità di diversi che non ha uguali.
È una campagna straordinaria di autofinanziamento che di solito facciamo ogni 3-4 anni. Finora le abbiamo sempre terminate con successo: il nuovo sito nel 2013, l’acquisto della testata nel 2015, io rompo e il giornale digitale gratis per tutti nel 2019-2020 nei momenti più duri della pandemia. Quello che promettiamo, grazie al vostro aiuto, manteniamo.
Stavolta sperimentiamo anche un metodo nuovo: vogliamo coinvolgere da subito nella campagna il nostro collettivo digitale (qui): le oltre 300mila persone che si sono iscritte al nostro sito. Ma se vogliamo essere ascoltati dobbiamo innanzitutto ascoltare. Nel collettivo digitale, sul giornale e sul sito discuteremo in anteprima alcuni aspetti della campagna, ci confronteremo insieme su dubbi e soluzioni.
Se questa campagna avrà successo, alla fine avremo e avrete due nuovi strumenti di conoscenza e relazione molto importanti. Due innovazioni strategiche politicamente e giornalisticamente. I progetti che finanzierete acquistando 3 abbonamenti speciali (che si chiamano non a caso sguardo, abbraccio e bacio) sono il manifesto tv e il manifesto città.
il manifesto tv
il manifesto tv getta le basi per la nostra produzione videogiornalistica dando corpo e struttura ad alcuni esperimenti editoriali importanti, seppure solo indicativi dei possibili sviluppi, che abbiamo fatto negli ultimi mesi: le assemblee con lettori e giornalisti, la diretta della vittoria di Elly Schlein alle primarie. Una tv di comunità basata sulla relazione e il confronto che annulli le distanze tra la redazione e lettrici/lettori.
il manifesto città
il manifesto città invece sarà il primo passo nella difficile e importantissima strada della cronaca locale, per allargare il nostro orizzonte oltre la prospettiva nazionale e internazionale avvicinandolo ai territori e quindi a lettrici e lettori. Un giornalismo di servizio, politico, quotidiano, che all’inizio partirà sul nostro sito Internet (visti i costi di carta e stampa) e su una sola località o regione. Questa sperimentazione, se positiva, potrà replicarsi via via in tutte le regioni, approfondendo sempre di più il legame dal basso con lettrici e lettori e tra di loro.
Vi daremo più particolari mano a mano che la campagna va avanti. Ma già sappiamo che dobbiamo raccogliere e investire tra i 160.000 e i 230.000 euro.
Abbiamo diviso questi due grandi progetti in diverse tappe di realizzazione, che vi racconteremo in tempo reale non solo nel collettivo digitale ma anche via email e ovviamente sul sito sul giornale.
Facciamolo. Liberiamo l’amore. --> https://ilmanifesto.it/amore-2023 |