Lavoro
«No al contratto pirata», rider pronti ai picchetti davanti ai ristoranti
La lotta Sciopero in tutto il paese contro l'accordo tra le piattaforme digitali riunite in Assodelivery e il sindacato Ugl. Al fronte ampio costruito dai ciclo-fattorini auto-organizzati e i sindacati Cgil, Cisl e Uil si sono uniti anche i sindaci di Firenze Nardella e Napoli De Magistris
Riders in lotta a Firenze – Aleandro Biagianti
La lotta Sciopero in tutto il paese contro l'accordo tra le piattaforme digitali riunite in Assodelivery e il sindacato Ugl. Al fronte ampio costruito dai ciclo-fattorini auto-organizzati e i sindacati Cgil, Cisl e Uil si sono uniti anche i sindaci di Firenze Nardella e Napoli De Magistris
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 31 ottobre 2020
Quando, in uno dei prossimi annunciati «lockdown», chiameremo «un glovo», un «deliveroo» o un «Just Eat» – i ciclofattorini identificati con la piattaforma digitale dalla quale si ordina una pizza – proviamo a chiedergli: con quale contratto sta lavorando? Il rider, che non è un robot al servizio di un algoritmo, potrebbe rispondere: dal 3 novembre 2021 sarà scaduto il termine annuale concesso imprudentemente dal governo alle parti sociali per raggiungere un accordo su un contratto nazionale. Da quel giorno sarà in vigore un «accordo pirata», «truffa» e «ricatto occupazionale» contro il quale sono stati annunciati ricorsi a pioggia. È...