Lavoro

«Noi riders siamo essenziali ma senza tutele. Ora vogliamo un vero contratto»

«Noi riders siamo essenziali ma senza tutele. Ora vogliamo un vero contratto»

Intervista Sciopero dei ciclofattorini in 30 città. Parla Antonello, rider romano e attivista della rete "Riders per i diritti": "Dopo l’accordo tra Assodelivery e Ugl il nostro lavoro è peggiorato. La legge va rispettata e devono riconosciuti i diritti e le tutele dei dipendenti"

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 26 marzo 2021
«Scioperiamo oggi in trenta città perché vogliamo un vero un contratto nazionale per i rider, agganciato a quello della logistica con tutte le tutele del lavoro subordinato – afferma Antonello del movimento «Rider per i diritti Roma» – Un orario garantito che non abbiamo, una paga oraria per la disponibilità e l’abolizione del cottimo, la base dev’essere la paga oraria, le mensilità aggiuntive, il pagamento delle ferie, l’indennità della malattia e maternità. E poi l’abolizione del contratto attuale siglato solo da Ugl e Assodelivery che fotografa solo la situazione esistente. Ai consumatori chiediamo di non usare le piattaforme del delivery...

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