Lavoro
Officine Zero sotto attacco
Un'utopia di autogestione All’asta l’area della fabbrica riconvertita. Bnl tra i possibili acquirenti. Per l’isola dei freelance c’è l’ordinanza di sgombero. Nuvole nere sul futuro di Casalbertone
Area verde di Officine Zero
Un'utopia di autogestione All’asta l’area della fabbrica riconvertita. Bnl tra i possibili acquirenti. Per l’isola dei freelance c’è l’ordinanza di sgombero. Nuvole nere sul futuro di Casalbertone
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 luglio 2018
Sei anni fa c’erano solo macerie. La carcassa di una fabbrica fallita. Trentacinque lavoratori mandati a casa. Un privato in bancarotta. Uno spazio verde chiuso e abbandonato. Sei anni dopo, in un mix suggestivo di archeologia industriale e verde urbano si aprono le porte del mondo di OZ, Officine Zero. Una multifactory in cui abitano diversi laboratori artigianali: falegnameria, verniciatura, sartoria, tappezzeria, saldatura. Dallo spazio sono ricavate anche venti postazioni di co-working, gli studi di grafica e design, gli uffici, le sale riunioni. Il luogo è attraversato da una comunità di quaranta lavoratori autonomi, che negli anni si è impegnata...