Visioni
Oltre le storie, la materia cinematografica in fermento di Helena Wittmann
Locarno 75 In concorso «Human Flowers of Flesh», la camera segue come spettri i membri della Legione straniera con un persistente senso di estraneità
Una scena di «Human Flowers of Flesh»
Locarno 75 In concorso «Human Flowers of Flesh», la camera segue come spettri i membri della Legione straniera con un persistente senso di estraneità
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 agosto 2022
Luigi AbiusiLOCARNO
Ci si chiede talvolta cosa resti di una visione, di un film, nel momento in cui, alla fine, se ne faccia una rapida sintesi per darne conto; in quell’intervallo che è il pensiero, quell’interruzione (tutta umana, mentale) del fluire naturale, continuo delle immagini che è l’universo, per restare alle teorie più suggestive della critica novecentesca. CE LO SI CHIEDE una volta di più durante un film come Human Flowers of Flesh di Helena Wittmann passato in concorso a Locarno, mentre scorrono sullo schermo non storie, semplici narrazioni, ma sostanze, cose, strati e strati di materia cinematografica in fermentazione. Ecco, anziché...