Economia

Parlano i protagonisti del Facebookgate: «Vendere dati è normale nella pubblicità digitale»

Parlano i protagonisti del Facebookgate: «Vendere dati è normale nella pubblicità digitale»

Il caso Cambridge Analytica Sandy Parakilas (ex manager di Facebook) spiega al parlamento inglese come i dirigenti dell'azienda siano stati messi al corrente della vulnerabilità della piattaforma ma non abbiano agito. Parla Alexander Kogan, il ricercatore a cui Zuckerberg ha addebitato le responsabilità della violazione dei dati: "Sono un capro espiatorio". Dalle loro testimonianze emerge come funzionano le piattaforme digitali per la pubblicità. E le campagne elettorali

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 marzo 2018
Davanti al Comitato per il digitale, la cultura e i media del parlamento inglese Sandy Parakilas, responsabile Facebook per il controllo delle violazioni dei dati da parte di sviluppatori di software terzi tra il 2011 e il 2012 e una delle fonti del «Facebookgate», ieri ha detto che i dirigenti dell’azienda erano stati messi al corrente della vulnerabilità della piattaforma. Il problema è questo: una volta che i dati lasciano i server di Facebook verso le «app» esterne non c’è alcun controllo. Almeno nel 2015, l’anno in cui è iniziato lo scandalo che ha messo in crisi il social network...

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