Cultura

«Parole Armate», perché la resistenza delle donne non è finita nel 1945

«Parole Armate», perché la resistenza delle donne non è finita nel 1945Nella foto, Fausta Cialente

SCAFFALE Il volume della storica Valeria P. Babini per La Tartaruga

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 25 aprile 2019
«Mai più tornerà un tempo così pieno per noi» diceva la scrittrice Paola Masino a Maria Bellonci l’indomani della fine della seconda guerra mondiale. Masino non provava certo nostalgia per gli anni durissimi di guerra, nazifascismo e resistenza. Constata invece che la lotta di liberazione aveva reso le donne consapevoli di quanto erano capaci di fare mentre mariti, padri, fratelli e figli erano al fronte, in clandestinità, prigionieri. «Nelle borse manifesti, nel ventre i figli. Vedemmo la serietà e la verità degli scopi che ritroverebbe una società retta dalle donne», scrive Masino. QUESTO STRAORDINARIO e avvincente percorso è raccontato dalla...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi