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Pensiamo al 26 per capire che fare il 25
Elezioni Per contrastare la disaffezione al voto, e la crisi della sinistra, servirebbe un fatto clamoroso, un impegno straordinario di soggetti organizzati e di singole personalità che esprima una volontà "credibile" di un cambiamento di rotta.
Elezioni Per contrastare la disaffezione al voto, e la crisi della sinistra, servirebbe un fatto clamoroso, un impegno straordinario di soggetti organizzati e di singole personalità che esprima una volontà "credibile" di un cambiamento di rotta.
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 21 settembre 2022
Non si può che condividere l’appello al voto di Norma Rangeri, dall’inizio al finale: il peggio del peggio per la democrazia è togliere la voglia di votare. È il dramma che sta davanti a noi. Un fenomeno drammatico che coinvolge tanti elettori democratici e di sinistra, nella convinzione diffusa che votare non serva. Ma se è così, per contrastare la disaffezione al voto, e la crisi della sinistra, servirebbe un fatto clamoroso, un impegno straordinario di soggetti organizzati e di singole personalità che esprima una volontà “credibile” di un cambiamento di rotta. Che cosa si può fare oggi, giunti sulla...