Internazionale

Rafah «linea rossa» della Casa bianca. Il premier israeliano mai così isolato

Le famiglie Kurd e Barhoum piangono i parenti uccisi, nell’ospedale al-Najjar a Rafah Epa/Haitham ImadLe famiglie Kurd e Barhoum piangono i parenti uccisi, nell’ospedale al-Najjar a Rafah – Epa/Haitham Imad

Israele/Palestina La distanza tra alleati storici si allarga. Analisti e giornalisti non hanno dubbi: l’ostinazione ad attaccare la città-rifugio è stata l’ultima goccia. La sanità gazawi resta nel mirino: sotto assedio i due ospedali di Khan Younis

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 26 marzo 2024
Michele GiorgioGERUSALEMME
Le indiscrezioni avevano cominciato a girare già ieri in tarda mattinata alimentate da Axios, sito sempre ben informato sulle politiche ai vertici di Usa e Israele. Un suo giornalista aveva anticipato che Washington non avrebbe posto il veto alla risoluzione facendo scattare l’allarme rosso nell’ufficio di Benyamin Netanyahu. LA PRIMA ALLERTA era però partita domenica, con il discorso pronunciato dalla vicepresidente Kamala Harris particolarmente duro contro l’offensiva israeliana in cantiere contro la città di Rafah. Lo schiaffo diplomatico è arrivato ieri nel pomeriggio, in pieno volto al premier israeliano, all’annuncio dell’approvazione con l’astensione degli Usa della risoluzione del Consiglio di...

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