Edizione del 26 marzo 2024

Dopo 171 giorni, 32.300 palestinesi uccisi a Gaza e tre veti, con una decisione storica gli Stati uniti si astengono: all’Onu passa la risoluzione per il cessate il fuoco nel mese di Ramadan. Furioso, il premier israeliano Netanyahu cancella il viaggio a Washington della sua delegazione

I temi dell'edizione
Analisi generata da MeMaAnalisi generata da MeMa
L’ambasciatrice Usa all’Onu Thomas-Greenfield alza la mano per astenersi dal voto sulla risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza foto di Sarah Yenesel/Ansa
Internazionale

Il veto strappato

Marina Catucci

Il veto strappato Dopo 171 giorni, 32.300 palestinesi uccisi a Gaza e tre veti, con una decisione storica gli Stati uniti si astengono: all’Onu passa la risoluzione per il cessate il fuoco nel mese di Ramadan. Furioso, il premier israeliano Netanyahu cancella il viaggio a Washington della sua delegazione

Un militare russo protegge un'area mentre un enorme incendio divampa al Crocus City Hall, a Mosca, a seguito di un attacco armato foto Ap
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Come spiegare l’Isis al Cremlino. E a noi

Alberto Negri

L'attentato a Mosca Il terrorismo fabbrica attentati ed eventi che si muovono al confine tra la realtà più sanguinosa e la manipolazione più destabilizzante. Per questo non è decifrabile come un conflitto aperto: […]

Foto Ikon Images/Ap
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Le democrazie si perdono nella spirale di guerra

Luigi Ferrajoli

Eurobomb Agli autocrati interessa la propria conservazione, l’immagine inflessibile e perciò l’esercizio permanente della forza. Per loro la proposta di pace è un atto di debolezza. Per i paesi democratici, invece, la trattativa e la tregua sono prove di forza e di responsabilità. Sarebbero la migliore dimostrazione della loro superiorità politica

Claudio Panetta - foto Ansa
Economia

Panetta: «Consenso in Bce per taglio tassi»

Redazione

Economia La colomba Panetta sente odore di taglio dei tassi. Il governatore di Bankitalia lo ha esplicitato ieri: «Cresce il consenso» nel consiglio Bce visto che l’inflazione «è in rapido calo» […]

Rivoluzione antisistema nelle urne del Senegal
Internazionale

Rivoluzione antisistema nelle urne del Senegal

Sofia Scialoja

«Voto storico» Dal carcere al palazzo presidenziale. La vittoria di Faye, alter-ego di Sonko. Con un programma «sovranista, progressista e panafricano». Oumar Dia (Pastef): «Ritrovata libertà e dignità». Ma «una volta al potere - osserva Gilles Yabi (Wathi) - saranno soggetti a vincoli interni, come quelli dei vari gruppi di interesse, e a vincoli esterni, ovvero gli impegni verso i donatori»

La rovente primavera di Washington D.C.
Internazionale

La rovente primavera di Washington D.C.

Luca Celada

Elettorale Americana La prima settimana di primavera a Washington è arrivata coi ciliegi in fiore e nell’aria l’aroma del possibile imminente pignoramento dei beni di Donald Trump, il cui debito con la […]

Lala Rukh, gli orizzonti femministi in Pakistan
Cultura

Lala Rukh, gli orizzonti femministi in Pakistan

Manuela De Leonardis

Mostre Il suo lavoro, oggi conservato e valorizzato dalla nipote Maryam Rahman, è presentato dalla Sharjah Art Foundation nella prima grande mostra che, in tre gallerie di Al Mureijah Art Space, ripercorre trent’anni di attività