Italia
Per l’ospedale di Amandola lo strano «regalo» in rubli dei petrolieri russi
Il caso Si moltiplicano le opere pubbliche nel cratere del terremoto. E si accendono le luci sul progetto Snam di un gasdotto appenninico, per il quale il dono di Rosneft appare ai comitati No Tap come una compensazione preventiva
Le macerie di Amandola
Il caso Si moltiplicano le opere pubbliche nel cratere del terremoto. E si accendono le luci sul progetto Snam di un gasdotto appenninico, per il quale il dono di Rosneft appare ai comitati No Tap come una compensazione preventiva
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 19 gennaio 2018
Mario Di VitoMACERATA
Un regalo dal mostro dell’Appennino. È pari a cinque milioni di euro la cifra che il colosso russo del petrolio Rosneft donerà per la ristrutturazione dell’ospedale di Amandola, crollato in parte dopo la scossa di terremoto del 24 agosto 2016. I russi, in sostanza, finanzieranno un quarto dell’intera opera, il cui costo finale dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro. Si tratta di uno dei contributi privati più consistenti tra le zone devastate dal sisma e la notizia, che in realtà gira da mesi, continua a riscuotere grande entusiasmo sia tra le amministrazioni locali sia ai vertici della Regione...