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Perché oggi il referendum gode di cattiva stampa
Voto popolare I costituenti erano uomini di partito e per i partiti il referendum è potenzialmente sempre un disturbo, denota orientamenti del corpo elettorale distonici rispetto ai loro equilibri. Tuttavia ebbero il coraggio di ammetterlo. Nella crisi tra rappresentanti e rappresentati sono i primi che devono ascoltare i secondi
Voto popolare I costituenti erano uomini di partito e per i partiti il referendum è potenzialmente sempre un disturbo, denota orientamenti del corpo elettorale distonici rispetto ai loro equilibri. Tuttavia ebbero il coraggio di ammetterlo. Nella crisi tra rappresentanti e rappresentati sono i primi che devono ascoltare i secondi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 16 aprile 2016
In Costituzione c’è un solo articolo sul diritto di voto, il 48: il voto è un dovere civico ed è libero, uguale, personale e segreto. Le opinioni non sono concordi, ma è ben possibile pensare che quelle condizioni valgano per tutte le espressioni del voto, tra cui quella referendaria. In particolare, la previsione del quorum non comporta affatto la conseguenza che il voto referendario non sia “dovere civico”, nel senso di inerire alla cittadinanza con la stessa dignità del voto per le elezioni. E si può spiegare più semplicemente col fatto che il referendum è un atto di democrazia diretta,...