Lavoro

Piattaforme digitali: ora tutele e reddito di base per i rider e gli invisibili

Piattaforme digitali: ora  tutele e reddito di base per i rider e gli invisibiliValerio De Stefano (università di Lovanio)

Post Virus Intervista a Valerio De Stefano docente di diritto del lavoro all’università di Lovanio: "Sui ciclofattorini si è tergiversato troppo, anche prima che scoppiasse l’epidemia. Oggi le tutele sono insufficienti. Per quale motivo, in un momento in cui il governo adotta nuove norme su qualsiasi fronte, non è previsto un intervento specifico che riconosca a questi lavoratori la piena tutela? Lo si può fare subito"

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 17 aprile 2020
L’opzione di lavorare da casa non spetta ai freelance e ai precari che lavorano a progetto, trovano un impiego intermittente attraverso le «app», ottengono pochi euro giornalieri in un moderno sistema del cottimo digitale. Sono incastrati in una zona grigia tra il lavoro dipendente e autonomo, tra un’economia informale e un’altra ufficiale. La «quarantena» degli altri è una vita brutale e a rischio per se stessi. Nella moltitudine di invisibili che si muovono nelle città chiuse per Covid 19, senza avere diritto alle indennità di disoccupazione, a un’assicurazione sanitaria, a un reddito di base, ci sono ad esempio i rider...

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