Italia

Per Priebke «una vita da nazista, fino all’ultimo giorno»

Per Priebke «una vita da nazista, fino all’ultimo giorno»

Anti-fascismo A 100 anni Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, è morto di vecchiaia nella sua casa romana. Condannato all’ergastolo nel ’98, l’ex ufficiale delle Ss negò l’Olocausto, le torture con Kappler e i suoi tanti crimini. Per Antonio Parisella, presidente del Museo di via Tasso di Roma, «una giustizia vera non sarà mai fatta. La sua condanna è l’ultimo successo della cultura nata dalla Resistenza»

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 12 ottobre 2013
A Roma, l’edificio di Via Tasso al numero 145-155, che già ospitava gli uffici culturali dell’ambasciata tedesca, divenne, dopo l’occupazione tedesca della città l’11 settembre 1943, la sede del quartier generale del Sichereitdienst (servizio di sicurezza Sd) e della Sicherheit Polizei (Sipo, polizia di sicurezza), sotto il comando del colonnello Herbert Kappler. Era il luogo dove, anche senza motivo, le persone erano portate, venivano interrogate, detenute, torturate. Da qui si usciva solo per finire al carcere di Regina Coeli, al Tribunale di guerra per essere fucilati a Forte Bravetta o per scontare una pena in Germania, per finire nei lager o...

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