Il regista Dmytro Sukholytkyy-Sobchhuk
Visioni
Quando l’aria sa di libertà, in cerca di futuro verso Ovest
Cannes 75 Intervista con Dmytro Sukholytkyy-Sobchhuk, il regista ucraino racconta la sua opera prima, «Pamfir», presentata alla Quinzaine des Realisateurs
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 maggio 2022
Cristina PiccinoCANNES
Quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina, il 24 febbraio, Dmytro Sukholytkyy-Sobchhuk stava lavorando alla post-produzione di Pamfir, il suo film d’esordio presentato alla Quinzaine des Realisateurs. Pochi giorni dopo, mentre appena fuori da Kyiv le incursioni delle truppe speciali russe si moltiplicavano insieme al coproduttore (francese) hanno deciso di portare il materiale altrove. «Il 26 avevo il biglietto per la Francia la guerra era appena iniziata. Questa è la seconda volta che esco dall’Ucraina, è una cosa anomala perché agli uomini della mia età non è permesso. Il contrasto è incredibile, mentre cammino per Cannes mi sembra tutto strano,...